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Il
Barbiere di Siviglia di
Gioacchino Rossini
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Il Barbiere
di Siviglia è un'opera lirica di Gioachino
Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia
omonima di Beaumarchais. Il titolo originale è Almaviva,
o sia l'inutile precauzione. Il libretto era stato già musicato
l'anno prima da Francesco Morlacchi. Prima di lui, Giovanni
Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia
nel 1782. La
prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al
Teatro Argentina, a Roma, e terminò fra i fischi.
A provocarli, secondo i pettegolezzi dell'epoca, sarebbero
stati gli impresari di un teatro concorrente, il Teatro Valle;
secondo altri, la colpa fu di alcuni seguaci di Paisiello
e della sua versione dell'opera. Il solo annuncio che Rossini
stava preparando una nuova versione del Barbiere di Siviglia
aveva suscitato non poche polemiche, anche in considerazione
del fatto che all'epoca Paisiello era ancora vivo.Il
fiasco della prima fu però riscattato immediatamente
dal successo delle repliche, e l'opera di Rossini finì presto
per oscurare la precedente versione di Paisiello.Il
contralto Geltrude Righetti Giorgi fu la prima
Rosina della storia
mentre il ruolo di Almaviva fu affidato al grande
tenore
spagnolo Manuel García.
Atto I
Il
conte di Almaviva è innamorato della bella Rosina,
che abita nella casa del suo anziano tutore, don Bartolo,
a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte
chiede a Figaro, barbiere nonché "factotum della
città", di aiutarlo a conquistare il cuore della
ragazza, alla quale si è presentato sotto il
falso nome di Lindoro. Figaro
consiglia al conte di cambiare personalità e
fingersi un giovane soldato, cui Rosina si dimostra presto
interessata grazie anche ad una bella serenata cantata
sotto le finestre della casa del dottore; il barbiere procura
inoltre a Lindoro un foglio che ne attesta la temporanea
residenza in casa di don Bartolo e tenta di allacciare
i rapporti con Rosina.Don Basilio, il maestro di musica
della ragazza, sa della presenza del conte di Almaviva
in Siviglia e suggerisce
a don Bartolo di calunniarlo per sminuirne la figura, giunge
in casa sorprendendo Figaro e Rosina. La ragazza aveva
già scritto un biglietto per Lindoro, ma Don Bartolo
si accorge che manca un foglio dal taccuino e striglia
Rosina.Secondo i piani, il conte di Almaviva irrompe nella
casa di Don Bartolo fingendosi un soldato ubriaco, ma crea
una
tale confusione che arrivano i gendarmi. Quando però il
conte si fa riconoscere di nascosto dall'ufficiale,
i soldati si ritirano in buon ordine, lasciando Don
Bartolo
esterrefatto.
Atto II
Bartolo
comincia a sospettare riguardo alla vera identità del
giovane soldato. Giunge il sedicente maestro di musica
Don Alonso (in realtà sempre il conte, celato
in un nuovo travestimento), che afferma di essere stato
inviato
da Don
Basilio, rimasto a casa febbricitante, a sostituirlo
nella
lezione di canto per Rosina.Per
guadagnare la fiducia del tutore, il finto Don Alonso gli
mostra il biglietto che Rosina gli aveva mandato. Nel frattempo
giunge Figaro con il compito di radere la barba al padrone
di casa. Nonostante Figaro faccia il possibile per coprire
la conversazione dei due giovani, Bartolo capta le loro
parole
e caccia tutti. Con lui resta solo Berta, la serva, a
commiserare il vecchio padrone.Bartolo fa credere a Rosina,
mostrandole
il biglietto consegnatogli da Don Alonso, che Lindoro
e Figaro si vogliano prendere gioco
di lei, e quest'ultima amareggiata acconsente alle nozze
con il suo tutore, che prontamente fa chiamare il notaio.
In quel
momento arriva anche Don Basilio, mentre con una scala
Figaro e il Conte entrano in casa dalla finestra e raggiungono
Rosina.
Finalmente il conte rivela la propria identità,
per chiarire la situazione e convincere la fanciulla
della sincerità del
suo amore.Bartolo ha però fatto togliere la scala
e i tre complici si trovano senza via di fuga. In quel
mentre sopraggiunge il
notaio chiamato a stendere il contratto della nozze tra
Bartolo e Rosina. Approfittando dell'assenza temporanea
del tutore,
il conte convince lui e Basilio (dietro congrua ricompensa)
a inserire nel contratto il nome suo in luogo di quello
di Bartolo. Giunto troppo tardi, a quest'ultimo resta
la magra
consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina,
che il
conte di Almaviva rifiuta. Gli amanti coronano dunque
il loro sogno.
Struttura
dell'Opera:
Atto I
1 Introduzione
Coro Piano, pianissimo (Fiorello, Conte, Coro)
Cavatina Ecco, ridente in cielo (Conte)
Seguito dell'introduzione (Recitativo) Ehi, Fiorello?... (Conte,
Fiorello, Coro)
2 Cavatina Largo al factotum della città (Figaro)
3 Canzone Se il mio nome saper saper voi bramate (Conte)
4 Duetto All'idea di quel metallo (Figaro, Conte)
5 Cavatina Una voce poco fa (Rosina)
6 Aria La calunnia è un venticello (Basilio)
7 Duetto Dunque io son... tu non m'inganni? (Rosina e Figaro)
8 Aria A un dottor de la mia sorte (Bartolo)
9 Finale I Ehi di casa... buona gente... (Rosina, Berta, Conte,
Figaro, Basilio, Ufficiale, Coro)
Atto
II
10 Duettino Pace e gioia sia con voi (Conte, Bartolo)
11 Aria Contro un cor che accende amore (Rosina)
12 Arietta Quando mi sei vicina (Bartolo)
13 Quintetto Don Basilio!... (Rosina, Conte, Figaro, Bartolo,
Basilio)
14 Aria Il vecchiotto cerca moglie (Berta)
15 Temporale
16 Terzetto Ah! qual colpo inaspettato (Rosina, Conte,
Figaro)
17 Recitativo strumentato Il Conte!... ah, che mai sento!...
(Conte, Bartolo)
18 Aria Cessa di più resistere (Conte, Coro)
19 Finaletto II Di sì felice innesto (Rosina, Berta,
Conte, Figaro, Bartolo, Basilio, Coro)
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